Malattie dei pesci marini
In questa guida sono descritte le malattie che possono colpire i pesci marini ospitati nell’acquario della nostra casa.
Difficoltà: Facile
Riconoscere le malattie dei pesci marini
I pesci marini, come gli altri animali, sono esposti alle infezioni; tuttavia l’ambiente marino può causare dei problemi particolari per quanto riguarda la cura delle malattie, in quanto alcuni medicinali possono uccidere tutti i batteri, compresi quelli che, insediati nella ghiaia del fondo, rendono atossici i materiali di scarto azotato. La morte di questi microrganismi provoca pertanto uno squilibrio ambientale quasi immediato.
Il trattamento con i farmaci deve perciò essere effettuato in una apposita “vasca ospedale“, priva di ghiaia, tenendo presente che in assenza di una flora batterica sufficientemente sviluppata, è necessario sostituire spesso l’acqua per evitare l’accumulo di prodotti tossici. Inoltre, nella somministrazione dei medicinali, è molto importante attenersi scrupolosamente alle istruzioni e ai dosaggi previsti.
- Malattie batteriche
Le malattie batteriche si manifestano di solito in conseguenza di stress o ferite; possono assumere varie forme, ma in genere si presentano come piaghe arrossate o gonfiori sulle pinne e sul corpo. Queste malattie vanno tenute sotto controllo con antibiotici ad ampio spettro di azione. - Malattie da fungo
Le malattie da fungo che provocano la formazione di masse cotonose possono essere curate con farmaci contenenti rame (tossico per gli invertebrati); in presenza di infezioni fungine interne, non trattabili, è preferibile sopprimere il soggetto infetto. - Linfocisti
Si tratta di una affezione virale che causa la comparsa di estese formazioni tumoriformi, in genere sulle pinne. Non è curabile, ma la parte malata della pinna può essere recisa con delle forbici affilate e il moncherino trattato con una soluzione sterilizzante di acriflavina. Di solito la pinna lentamente si rigenera. - Oodiniasi
Si tratta dell’infezione più diffusa ed è conosciuta anche come “malattia del velluto“. Il corpo del pesce si ricopre di macchioline di colore variabile dal giallognolo al grigio, le quali finiscono per formare una pellicola ininterrotta. Questa infezione attacca anche le branchie e i primi sintomi consistono in movimenti rapidi ed eccessivi delle branchie mentre il pesce respira.
L’Oodinium spesso è presente in molte vasche, tuttavia provoca la malattia solo quando i pesci sono indeboliti o sottoposti a stress; quindi occorre mettere in quarantena gli esemplari di nuovo acquisto e trattarli con un valido e specifico prodotto prima di introdurli nella vasca comunitaria. - Occhi sporgenti
Gli occhi sporgenti sono la spia di vari stati patogeni e spesso si risolvono spontaneamente. Può essere utile sostituire in parte l’acqua della vasca. - Problemi della vescica natatoria
I pesci che ne vengono colpiti sono costretti a galleggiare oppure vanno a fondo. I disturbi di questo tipo costituiscono un sintomo di malattia e scompaiono se vengono rimosse le cause alla loro base. In caso contrario è meglio sopprimere l’animale. - Ictioftiriasi
È una malattia che provoca sul corpo del pesce cisti bianche simili; è piuttosto facile da curare con i medicinali prescritti contro l’Oodinium.