Come addestrare un cane

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Come addestrare un cane

L’importanza di addestrare un cane non sta soltanto nella praticità che se ne ricava nella vita quotidiana, quando lo si deve portare a spasso, o quando sarà necessario assisterlo in un momento meno piacevole come quello del bagnetto. Addestrare un cane, educarlo a eseguire i nostri comandi in modo univoco e pronto, è indispensabile per la nostra e per la sua stessa sicurezza.

Non è raro sentire notizie di cani che salvano i solo “padroni” , ma non fa altrettanto notizia quando sono i cani ad essere salvati da questi ultimi.

È presto detto: un essere umano ha più strumenti materiali e concettuali per capire le condizioni di pericolo e per agire tempestivamente ed efficacemente al fine di contrastarle; per cui sorprenderà molto meno che un padrone salvi il proprio cane.

È abbastanza ovvio, ma è meno ovvio il fatto che, in entrambi i casi, alla base di questa mutua abilità nel soccorrersi, vi è un addestramento ben guidato e compiuto.

Addestrare il nostro cane lo dota degli strumenti necessari per interpretare e comprendere il “suo” essere umano, lo spinge a fidarsi di lui e ad accettare la sua “visione” del mondo. Imparerà ad accettare ciò che accetta lui, e ad allontanare ciò che allontana lui.

Il cane imparerà ciò che è bene e ciò che è male fare e, anche se non potrà immediatamente capirlo, questa discriminazione gli sarà fondamentale per evitare situazioni di pericolo.

Quando iniziare ad addestrare il cane

Si può iniziare ad addestrare il cane sin da subito, ovvero sin dal primo giorno in cui entra nelle nostre case (non bisogna, comunque, mai separarlo dalla madre prima dei 2-3 mesi).

Educare un cucciolo potrebbe essere più ostico, perché un cane alla scoperta del mondo esplode di impulsi e istinti che lo porteranno a rivolgere l’attenzione e le energie ininterrottamente a tutto ciò che lo circonda.

Tuttavia, proprio questa curiosità e la mancanza di abitudini ben radicate ti permetteranno di agire sin da subito, per dare una direzione univoca a un più ampio spettro di comportamenti.

D’altra parte, può sembrare che un cucciolo sia più “addestrabile” di un cane adulto e che quest’ultimo abbia ormai perso la capacità di imparare.

Ciò non è vero: infatti, anche un cane adulto può essere addestrato. Tieni conto, però, che un cane adulto, soprattutto se non è cresciuto con te, sarà possibilmente meno propenso ad accettare passivamente approcci più rudi e violenti, che sono comunque sempre sbagliati.

Tieni presente che ciascun cane ha un carattere proprio e un’indole che lo rendono più o meno sociale, curioso e iperattivo.

Come addestrare un cane: metodi

Il primo step per addestrare un cane è l’insegnamento del suo nome.

Dagli un nome breve e che sia dotato di suoni che possano essere ben scanditi. “Balto”, “Charlie” e “Poldo” sono per esempio nomi che contengono combinazioni di sillabe piuttosto inusuali nel nostro vocabolario di uso quotidiano, pertanto più efficaci.

Chiama spesso il tuo cane e per abituarlo, all’inizio e premialo le prime volte che si girerà a guardarti dopo averlo chiamato con una lode o qualcosa da mangiare: questa tecnica di premiazione delle azioni corrette si chiama rinforzo positivo.

Il rinforzo positivo è la base del metodo di addestramento moderno, che esclude in ogni caso la punizione.

Infatti, in passato si prediligeva un metodo tradizionale con un approccio più violento e aggressivo nei confronti del cane.

Secondo questo metodo, a seguito di un comportamento contrario agli ordini e ai comandi, oppure semplicemente originato da un istinto del cane, quest’ultimo veniva punito.

Il cane associava il comportamento “sbagliato” alla paura di essere punito e sgridato, maturando quindi un sentimento di timore e un atteggiamento cautelativo nei confronti del padrone.

Il metodo moderno del rinforzo non prevede la punizione, poiché si basa efficacemente solo sulla premiazione delle azioni positive, che verranno apprese e ripetute dal cane per ottenere la ricompensa che cerca.

La ripetizione di queste azioni positive tenderà a escludere pressoché totalmente (nei limiti di ciò che è ragionevole pretende dal cane) quelle negative.

Come addestrare un cane: comandi

I comandi sono la base per comunicare ed esprimere le proprie esigenze e le proprie indicazioni al cane.

I comandi devono essere pronunciati in modo scandito e devono essere univoci, condivisi da tutti i partecipanti all’addestramento del cane e, soprattutto, non devono essere contraddittori.

Questo significa che ogni membro della famiglia deve premiare il cane sempre in risposta a un determinato comportamento e mai al suo opposto.

Per esempio, se si vuole insegnare al cane a non mangiare il cibo dalla tavola, non sarà concesso a nessuno della famiglia di “giocare” mettendo alla prova il cane, per esempio, posizionando un bocconcino sul tavolo e sfidando il cane a riuscire a raggiungerlo.

Si possono cominciare fin da subito ad inserire i comandi principali, come i seguenti.

Seduto

Tieni un premio in mano e mettiti di fronte al cane, facendoglielo vedere e portandolo a concentrare l’attenzione sul premio.

Porta la mano col premio proprio sopra la sua testa, così che il cane dovrà per forza sedersi per non interrompere il contatto visivo con la mano. Una volta seduto pronuncia il comando “seduto” e premialo con la ricompensa e le lodi.

Resta

Questo comando è difficile da insegnare poiché il cane tende a non volersi separare da te. Tuttavia, col tempo imparerà a mantenere la sua posizione per molto tempo mentre tu ti allontani. Per insegnare questo comando puoi usare il metodo della pallina a sorpresa.

Portalo fuori con il guinzaglio e fermati improvvisamente, lasciando cadere il guinzaglio. Tira fuori una pallina o un giocattolo che ama e faglielo vedere, alzando il braccio (come se stessi per lanciarlo), ma allungando l‘altro braccio di fronte al suo muso. Adesso, allontanati di un passo e dì “resta”. In questo momento il cane starà aspettando pazientemente, senza muoversi, che tu tiri la pallina.

Dopodiché, avvicinati e premialo giocando con la pallina. Allunga sempre di più il lasso di tempo in cui lo terrai in attesa, immobile davanti a te, allungando la distanza da lui, progressivamente. Non dimenticare di impartire il comando “resta” ogni volta che ti allontanerai e di premiarlo successivamente.

Vieni

Attira l’attenzione del tuo cane chiamandolo, gesticolando o facendogli vedere un premio. Quando si sarà avvicinato digli “Vieni” e ricompensalo.

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