L’autismo è un disturbo che colpisce il neuro-sviluppo di un individuo e ne causa un deficit nella comunicazione verbale e nell’interazione sociale.
Viene diagnosticato, per lo più, entro i primi due anni di vita del bambino. È un disturbo complesso, che ha conseguenze sia sul piano neurologico, sia sul piano sociale.
Il disturbo dell’autismo è, inoltre, molto variabile. Ciò significa che un bambino autistico non è mai uguale a un altro: per la sua personalità, ovviamente. Ma più a fondo, anche il suo disturbo non sarà mai uguale a quello di un altro bimbo con autismo.
Per questo motivo, affermare che si può “capire come comportarsi con il bambino autistico” attraverso delle indicazioni è sbagliato.
Ciò che si può capire è, in realtà, come imparare a comportarsi con un bambino autistico. La differenza è sostanziale e implica uno sforzo sempre attivo, un’indagine paziente e duratura.
Ad ogni modo, comunicare e interagire con un bambino autistico è meno demotivante di quanto la difficoltà di farlo possa far pensare.
Perché sì, la difficoltà di trovare un canale di comunicazione esiste, ma non corrisponde a una scarsità nel valore della comunicazione, quando questa si realizza.
Al contrario, i bambini autistici sono affettuosi, onesti, divertenti e hanno delle capacità intellettive proprie e sensibili. Alcuni hanno anche anche una memoria fotografica eccezionale.
Quindi, sì: si può imparare a capire come sia meglio approcciarsi a un bambino autistico e come comportarsi in sua presenza. Ecco alcuni consigli per farlo: ricorda, però, di insistere e non intimorirti e darti per vinto ai primi insuccessi.
Intercetta i suoi interessi
I bambini autistici hanno uno spettro di interessi molto limitato.
Agli occhi dei più eccessivamente limitato e ripetitivo: questo interesse può apparire come una vera e propria fissazione.
Ciò, però, ti permette (e in un certo senso ti costringe) a servirtene per creare un punto di contatto con il bambino.
Una volta che avrai compreso quali siano le sue passioni (e non ti risulterà difficile, in quanto le attività che svolgono sono, grosso modo, sempre le stesse), puoi cominciare ad approcciarti a lui, cercando di iniziare una conversazione stimolandolo proprio su quell’interesse.
Prova a fare un commento o un’osservazione e attendi che ti risponda.
Richiama la sua attenzione
Una delle caratteristiche che contraddistinguono questo disturbo è che gli autistici non guardano negli occhi, se non quando sono appositamente abituati a farlo. Se ti sembra che un bambino autistico non ti stia prestando attenzione (e può anche essere, perché sono molto distratti) cerca di attirarlo a te chiedendogli in modo gentile di guardarti.
Per interagire con un bambino autistico è fondamentale capire che il disturbo che ha non gli consente di cogliere i segnali sociali più semplici.
Il modo che abbiamo di avvicinarci ad altre persone non autistiche funziona e dà i suoi frutti in termini di relazioni e feedback sociali, solo perché dall’altra parte c’è qualcuno che sa cogliere le convenzioni linguistiche e comunicative che tutti condividiamo.
Ma un bambino autistico spesso non viaggia sullo stesso canale comunicativo: se ci approcciamo a lui nello stesso modo con cui ci approcciamo ad altri (per esempio chiedendo: “Cosa hai fatto oggi?” “Raccontami la tua giornata”) potrebbe semplicemente non accorgersi che gli stiamo parlando.
Parla chiaramente e in modo semplice
Gli autistici riescono a capire meglio frasi brevi e chiare, molto letterali.
Evita di usare un linguaggio metaforico, prolisso, oscuro o ironico.
Per questo motivo, è anche sconsigliabile fargli delle proposte o delle richieste troppo indirette. Frasi del tipo “Mi passi il sale”, o “Ti piacerebbe giocare con me?”, potrebbero essere del tutto ignorate.
Cerca anche di usare sempre le stesse formule comunicative. Se stai chiedendo di farti spazio sul divano, fallo sempre in uno stesso modo, o con una domanda, o con un ordine gentile.
Scopri il suo medium comunicativo
Oltre a capire quali interessi e argomenti fanno presa sul bambino autistico, imparare come comportarsi con un bambino autistico passa anche dalla comprensione del suo medium comunicativo preferito.
Infatti, alcuni bambini con disturbo autistico hanno una tendenza a capire molto di più le immagini, o i messaggi scritti, piuttosto che la comunicazione verbale.
Per questo, prova a interagire con lui mostrandogli delle brevi frasi scritte o dei disegni che raffigurino ciò che vuoi comunicargli, in modo molto semplice e quasi infantile.
Assicurati che, però, i disegni siano sufficientemente rappresentativi. Ciò significa che se stai cercando di raffigurare una persona (per esempio, per dirgli che alle 17 arriverà la babysitter) dovrai disegnarla col colore dei capelli corrispondente, o per esempio con una maglietta che il bambino conosce bene e associa a lei. Usa disegni coerenti per i messaggi che si ripetono, di volta in volta: vale la stessa regola della coerenza verbale e comunicativa detta sopra.
Come comportarsi con un bambino autistico per non farlo agitare
Per non fare agitare il bambino autistico dovrai essere tranquillo, a tua volta.
I bambini autistici possono gestire in modo critico l’ansia o le situazioni inaspettate: gesti bruschi o scatti potrebbero farli agitare, sebbene i tuoi intenti siano buoni (per esempio, il solo tentativo di un abbraccio potrebbe agitarli).
Come comportarsi con un bambino autistico: sentiti a tuo agio
Imparare come comportarsi con un bambino autistico non è facile, se l’ambiente non è favorevole. Devi creare delle situazioni di serenità attorno al bambino, per entrare in comunicazione con lui.
Potrebbe non gradire ambienti rumorosi e caotici, per esempio. Cerca di interagire con lui quando si trova nella sua situazione ideale, che, come abbiamo già detto, probabilmente sarà quando si trova immerso nei suoi interessi.
Mantieni la calma a tua volta. Non sentirti a disagio, o in imbarazzo per alcuni suoi gesti o alcuni suoi comportamenti fuori dalle norme sociali e dell’educazione.
Le convenzioni sociali non entrano nella sfera degli interessi di questi bambini e in alcuni casi è impossibile fargliele apprendere. Tu non farti disturbare dalle occhiate degli altri, dai commenti o dalle risatine.
Per capire un bambino autistico e come comportarsi con lui devi, innanzitutto, uscire dagli stereotipi tu in prima persona. Dopodiché, l’interazione diventerà un arricchimento sia per lui che per te.