Per chi soffre di diabete, abbassare la glicemia è una lotta quotidiana che può diventare estenuante e triste e portare al limite della frustrazione. Tuttavia, è una lotta per la vita che non può e non deve essere sottovalutata.
La glicemia è determinata da una presenza eccessiva di glucosio nel sangue, ovvero una condizione nota anche come iperglicemia.
L’iperglicemia può avere una stretta relazione di dipendenza da altre patologie che riguardano un malfunzionamento del metabolismo glucidico. Un tipico caso di disfunzioni di questo tipo è il diabete mellito.
Il diabete mellito è una patologia che si manifesta attraverso diversi sintomi, come per esempio la bocca secca, stanchezza, sete eccessiva, vomito e dolore addominale.
La nostra dieta mediterranea, particolarmente ricca di carboidrati sotto forma di pasta e pane e altri prodotti derivati dalla lavorazione della farina, può, spesso, mettere a disagio i soggetti che soffrono di glicemia alta.
Infatti, abbassare la glicemia significa anche introdurre meno carboidrati attraverso gli alimenti che ne contengono molti, i quali, quindi, dovrebbero essere ridotti.
Un valore di glicemia alta si ha superando la soglia dei 60-90 mg/ml a digiuno. Infatti, per avere una misurazione affidabile della glicemia è necessario aver digiunato nelle ore precedenti.
Questo perché, dopo il pasto, un aumento del glucosio nel sangue è fisiologico (circa 130-150 mg/ml dopo il pasto sono fisiologici in condizioni di normalità del soggetto) e non strettamente sintomatico di una effettiva condizione di iperglicemia.
Valori che indicano, invece, una iperglicemia si possono intendere quelli che raggiungono una quantità di 100-125mg/ml a digiuno e 140-200 mg/ml dopo il pasto.
I soggetti con diabete hanno valori di glicemia superiori all’estremo più alto di queste soglie (>125 a digiuno e >200 dopo i pasti).
Quali sono le cause della glicemia alta?
Le cause della glicemia alta possono essere molteplici. Alla base della differenza fra le glicemie, vi è la maggiore o minore produzione da parte del pancreas di insulina, ossia l’ormone che regola la quantità di glucosio nel sangue, oppure il suo corretto funzionamento.
Il diabete esiste in varie forme:
- diabete giovanile, o di tipo 1 (o insulinodipendente, che insorge nella prima infanzia, con totale o quasi assente produzione di insulina);
- diabete di tipo 2, o mellito (insulina prodotta in maniera insufficiente, oppure non efficiente);
- diabete gestazionale (che si manifesta durante la gravidanza);
- diabete insipido (molto raro, dovuto a un’alterazione della produzione della vasopressina, che induce a una sete intensa).
Il diabete 1 è scatenato da una predisposizione genetica unita a fattori ambientali, mentre per quanto riguarda il diabete mellito, oltre a questi due fattori si rincontrano probabili legami con abitudini alimentari, altre patologie e stile di vita sedentario o stressante.
Perché è importante abbassare la glicemia?
Abbassare la glicemia equivale ad arginare, per quanto possibile, i rischi che si verifichino episodi di trombosi, che, se non curate, possono portare a ictus, infarto del miocardio, epilessia e ad altri episodi a carico del cuore e del cervello.
La glicemia alta può anche causare coma iperglicemico (o anche noto come coma diabetico), disturbi alla retina, con conseguente perdita della vista, insufficienza renale, ulcere e lesioni con rischio di perdere gli arti.
Come abbassare la glicemia
La glicemia si può abbassare adottando, innanzitutto, un regime dietetico e uno stile di vita il più salutare e strategico possibile, con eventuale integrazione di farmaci.
Esaminiamo nel dettaglio tutti i livelli.
Abbassare la glicemia con la dieta
La dieta di un diabetico o di chiunque voglia abbassare la glicemia deve prevedere un ridotto apporto di carboidrati e zuccheri.
Di conseguenza, è opportuno limitare drasticamente il consumo di dolci e di prodotti raffinati, come il riso bianco, e anche di derivazione animale, come il latte, il formaggio, la carne, le patate e gli alimenti contenenti zuccheri aggiunti.
In generale, è una buona soluzione cercare di ridurre i cibi contenenti grassi saturi (insaccati, formaggi grassi, e poi burro, margarina, panna ecc.). Da prediligere invece i grassi insaturi omega-3, contenuti nell’olio d’oliva, nel pesce (sarde, salmone, tonno, sgombro ecc.)
È preferibile consumare grandi quantità di verdura e cereali integrali, ma evitare grosse quantità di frutta zuccherina, preferendo invece le pesche, le mele fresche, agrumi, ciliegie, albicocche. Bisognerebbe evitare invece i succhi di frutta, perché contengono zuccheri aggiunti.
In generale, è utile mangiare soprattutto molte verdure, sia crude che cotte: carciofi, zucchine, cetrioli, insalata, verza, broccoli.
La pasta e il pane, a meno che non siano integrali, andrebbero ridotti drasticamente, favorendo i cereali integrali, come l’orzo.
Andrebbe ridotto anche il consumo di alcolici e succhi e bibite.
Laddove possibile, sarebbe utile anche instaurare un regime alimentare composto da 5 piccoli pasti, piuttosto che 3 abbondanti.
Come abbassare la glicemia con lo stile di vita
Per abbassare la glicemia potrebbe non essere sufficiente una dieta ferrea.
È importante perdere i chili in eccesso fino ad essere normopeso. Oltre alla dieta, è necessario svolgere attività fisica.
Consulta il tuo medico e fatti consigliare quale sport o esercizio quotidiano dovresti svolgere in base alla tua glicemia e fatti suggerire una dieta adatta e come distribuire i pasti prima e dopo l’esercizio.
È di vitale importanza anche smettere di fumare.
La glicemia va controllata sempre, anche nei periodi più sereni, perché si potrebbe rischiare di non accorgersi di eventuali picchi glicemici, dovuti alla graduale inefficacia cui vanno incontro i farmaci e il nostro metabolismo.
La cosa più importante è consultare sempre un medico, non una volta soltanto, ma sempre. Farsi visitare frequentemente, seguire i suoi consigli, le sue indicazioni e la terapia a base di farmaci e integratori è la prima regola per abbassare la glicemia.