Accendere un fuoco può non essere molto facile per chi non l’ha mai fatto. Non si tratta soltanto di far uscire una fiamma da un accendino, o incendiare un pezzo di carta. Il fuoco è un elemento difficile da addomesticare: deve avere una base stabile, una materia che sia vulnerabile, perché la possa bruciare, ma anche sufficientemente resistente perché il fuoco possa restare vivo.
Non si sa come il primo uomo (o quanti primi uomini contemporaneamente) ad aver scoperto il fuoco ne sia venuto a contatto. Molto probabilmente è stato un evento accidentale, come un fulmine o una combustione del tutto casuale, indipendente dalla sua persona. Tuttavia, l’uomo ha poi imparato a crearselo da solo e ora sappiamo che per accendere il fuoco possono bastare due pietre, la legna, un po’ di paglia, prima ancora che l’accendino e il fiammifero.
Detto questo, accendere il fuoco, rimane anche con i mezzi e gli strumenti moderni, un’abilità affascinante, utile, ma anche non così semplice come appare.
Vediamo, qui, alcuni modi in cui è possibile farlo partendo da diversi materiali.
Creare la base per accendere il fuoco
Prima di accendere il fuoco, sarà necessario costruire una base su cui farlo nascere.
Prima di tutto, dovrai trovare un posto adatto. La superficie ideale dovrebbe essere ampia, piana e non ventilata. È importante che attorno al luogo in cui accenderai il fuoco non ci sia niente: se sei all’aperto, stai lontano da cespugli, alberi, rovi, piante e da tutto ciò che possa prendere fuoco e incendiarsi. Allo stesso modo, in casa assicurati che il tuo camino sia dotato della protezione esterna e che non ci sia oggetti infiammabili nelle immediate vicinanze del camino, come poltrone, vestiti, tende, sedie ecc.
Dopodiché ti occorrerà un’esca. Un’esca servirà a far accendere il fuoco, perché consiste in un materiale altamente infiammabile, come fogli di giornale, pagliuzza, erba secca, pigne, foglie e così via.
Ti serviranno anche dei rametti e dei legnetti di piccole dimensioni su cui mettere l’esca, in modo tale che il fuoco poi possa continuare a bruciare questi.
Infine avrai bisogno di legna di dimensioni più grandi. Questa deve essere completamente asciutta, o (sempre se si accenda in caso sia umida) produrrà una quantità eccessiva di fumo e poca fiamma. Più la legna è grossa, più a lungo rimarrà acceso il fuoco.
Come accendere il fuoco con una lente
Questo metodo funziona solo se c’è un sole abbastanza intenso. Posiziona l’esca e mettici sopra i rametti piccoli. Poi prendi la lente e inclinala in modo che si interponga tra il sole e il mucchio di esca. La luce passerà attraverso la lente e si concentrerà in un fascio. Assicurati di mantenere la posizione restando fermo il più possibile, senza interporre ombre, e aspetta fino a che non uscirà del fumo dall’esca. Attendi fin quando non ci sarà una vera e propria fiammella e a quel punto soffia lievemente per rafforzarla. A questo punto, quando si sarà stabilizzata, comincia ad aggiungere la legna asciutta più grande.
Accendere il fuoco con l’acciarino
L’acciarino, anche noto come accendifuoco, è uno strumento molto utilizzato, soprattutto dagli scout e dagli appassionati di campeggio nella natura, per accendere il fuoco. Il funzionamento è piuttosto semplice: si tratta di una barra che se sfregata a un oggetto di acciaio genera delle scintille che appiccheranno il fuoco nell’esca. Molti lo usano sfregandolo con una lama di un coltello, ma stai attento a grattare il retro della lama: così non rischierai di comprometterne il filo, rendendo il coltello inutilizzabile. Esistono molti acciarini portatili in commercio e di diversi tipi. Alcuni in acciaio, altri in magnesio: quest’ultimo contiene, infatti, il magnesio, che può essere grattato sull’esca, così che vi si depositi in granuli, in modo da aumentarne l’infiammabilità.
Accendere il fuoco con la pietra focaia.
Le pietre focaie venivano utilizzate fin dai Romani; tra queste vi sono la pirite (la più comune) o l’agata.
Per accendere il fuoco con la pietra focaia dobbiamo averne due e sfregarle a vicenda fino a che non si sprigionino scintille che appiccheranno il fuoco all’esca già pronta. In alternativa, possiamo usare una pietra focaia e un oggetto in acciaio, per esempio un acciarino, che andranno allo stesso modo sfregati vicino a un’esca.
Accendere il fuoco con il trapano manuale
Per questo metodo sarà necessario avere un’esca e una base per il trapano. La base dovrà essere un legno piatto, come una tavoletta, o una porzione circolare di un tronco abbastanza ampio. Incidi la superficie al centro della tavoletta creando una fessura abbastanza ampia da poter poi contenere il legnetto o l’asticella di legno che userai come punta del trapano. Attorno alla cavità, spargi dei piccoli materiali infiammabili, come schegge di legno e pezzi di corteccia.
Procurati un bastoncino o un rametto dello spessore poco più piccolo della fessura (l’ideale è 5 cm) e mediamente lungo. Sistemalo con un estremo dentro la cavità, tenendolo in mezzo fra i due palmi delle mani. A questo punto fai scorrere i palmi l’uno sull’altro ripetutamente, avanti e indietro, in modo da far ruotare velocemente il bastoncino. Continua a farlo ruotare così, fino a che non verrò prodotto del fumo dallo sfregamento e le scintille saranno riuscite ad accendere un fuoco sulla brace del piano. Dovresti poter catturare il fuoco che si è formato sui pezzetti di brace con una corteccia più grande, che andrai così a trasferire sull’esca per finire di accendere il fuoco soffiando e posizionando dei legnetti piccoli, e poi più grandi, che manterranno il fuoco vivo.