Come depurarsi

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Come depurarsi

Il nostro organismo è una perfetta macchina autopulente. Per questo motivo, se fossimo perfettamente consci di tutti i meccanismi che regolano il suo funzionamento potremmo garantirci una salute quantomeno molto migliore rispetto a quella di cui godiamo.

A volte cerchiamo di forzarne i meccanismi o di introdurne di nuovi, pur di non rinunciare ad abitudini così radicate e a cui ci sembra di non poter rinunciare.

Oggi sentiamo ripetere la parola “detox” in modo compulsivo e quasi a cuor leggero, senza comprendere realmente ciò che significa depurarsi. Depurarsi non è soltanto eliminare le scorie in eccesso, ma anche fare in modo che queste non si accumulino nel nostro organismo.

Detox non è certo pretendere che il nostro organismo possa rimediare ai danni da noi arrecati senza dargli gli strumenti idonei, e ancor meno è pretendere che lo faccia dettando la nostra personale strategia depurativa.

Detossificarsi e depurarsi significa assecondare le esigenze e le funzionalità dei nostri organi, che sono note, già da molto agli esperti, come nutrizionisti, dietisti e medici, e non fantomatici influencer che sponsorizzano prodotti miracolosi.

La vera dieta che permette di depurarsi? Al contrario di quel che credi, è semplice e la spieghiamo in questo articolo.

Come depurarsi: chi depura?

La qualità nostra dieta è alla base di un’efficace depurazione dell’organismo. Tutti gli organi traggono la loro materia prima dal cibo che ingeriamo, così anche quello responsabile della depurazione del corpo: il fegato.

Il fegato, infatti, è l’organo a cui spetta il compito di metabolizzare i protidi, con produzione di scorie azotate che vengono successivamente espulse attraverso i reni.

Un fegato in salute, a cui si richiede una normale attività metabolica dei componenti alimentari, può garantire al corpo una perfetta espulsione delle scorie e delle tossine. Tuttavia, una normale attività non significa un sovraccarico dell’organo stesso, condizione che potrebbe portare a un rallentamento del metabolismo, ma nel peggiore dei casi a una riduzione della capacità depurativa.

Questo significa che le tossine non eliminate rimangono nel sangue, libere di circolare.

Quando si sovraccarica il fegato?

Il fegato può ritrovarsi a dove compiere il lavoro di due fegati. Quando? Quando consumiamo pasti abbondanti, non concepiti per un solo organismo, oppure quando abusiamo di alcuni cibi e alcune bevande, quali alimenti ricchi di grassi saturi, oppure l’alcol e così via).

Una dieta costituita da pasti abbondanti, frequenti, grassi e ipercalorici porta a una diminuzione della capacità depurativa di fegato e reni. Naturalmente, con conseguente accumulo di tossine.

Come depurarsi: scelte alimentari

Da ciò appare evidente concludere che una dieta morigerata, varia e magra è l’unica soluzione per depurare il proprio organismo. Non ci sono rimedi miracolosi, solo un’accettazione garbata e realistica delle cose e, principalmente, del fatto che non scegliamo noi come funzionare.

Esistono, tuttavia, alcuni accorgimenti da tenere in considerazione per migliorare l’attività del fegato.

Oltre a ridurre l’apporto di grassi, occorrerebbe diminuire l’apporto di proteine e in generale quello calorico. Limitare quanto più possibile le preparazioni ricche di ingredienti calorici, il caffè, il sale e alcune cotture come l’affumicatura, l’arrostimento e la frittura.

Esistono alcuni alimenti che possono, invece, favorire il corretto funzionamento dell’organo epatico. Per esempio, gli alimenti di origine vegetale contengono molte sostante strategiche per il miglioramento delle funzioni depurative. In generale, i cibi ricchi di fibre sono particolarmente indicati.

Tra i cibi da privilegiare ci sono: broccoli, carciofi, cavoli, fagiolini, finocchio, prezzemolo, cipolla, cetriolo, cocomero, ananas, mela, frutti di bosco, agrumi, prugne. Anche lo yogurt può contribuire a migliorare l’attività epatica, così come l’olio di oliva e di semi.

Opportuno sarebbe anche aumentare l’introito di liquidi, attraverso cibi diuretici oppure attraverso la semplice acqua, o tisane, centrifugati e spremute non zuccherate.

Abitudini alimentari

Ancora una volta, ribadiamo come sia indispensabile ridurre l’introito calorico quotidiano. Una dieta sana non esclude nessun tipo di alimento, ma li comprende tutti in porzioni ridotte e varie.

Le abitudini alimentari non riguardano soltanto la qualità degli alimenti scelti, ma anche le quantità e la distribuzione dei pasti.

Occorre sforzarsi di attenersi a una routine giornaliera quanto più stabile: a partire dalla colazione, per passare dal pranzo, per finire alla cena, e comprendendo spuntini. Sembra assurdo, eppure è così.

Saltare la colazione è, per esempio, un’abitudine sbagliata che costringe l’organismo ad andare in debito durante la mattinata e a dover recuperare in modo spropositato a pranzo. La colazione contribuisce a un miglioramento dell’indice glicemico del sangue, mantenendo la glicemia a livelli stabili.

Rimedi sconsigliati

Molto spesso si corre il rischio di farsi convincere da rimedi estremi, come diete con digiuni assoluti e privazioni, diete crudiste o fruttiste, oppure ricorrendo ad attività fisica al limite del tracollo fisico (corse con il caldo bollente in tuta termica, per dirne una), o ancora uso di clisteri.

Non c’è nessun bisogno di ricorrere a queste soluzioni semplicistiche e assolutamente deleterie per il corpo, che in molto casi sta già affrontando una situazione stressante a carico del metabolismo.

In conclusione, se ti stai chiedendo come depurarsi, la risposta è una ed è semplice: mangia sano, mangia il giusto (forse meno di adesso) e fai un’adeguata attività motoria.

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