Educare un cane adulto può essere certamente più complicato di educare un cucciolo, perché avrà già appreso delle abitudini e uno stile di vita proprio. Tuttavia, ciò non significa che non possa essere addestrato con successo grazie a una serie di accorgimenti e azioni da mettere in pratica.
I cani sono animali affettuosi e fedeli, che in cambio di affetto possono dimostrarsi ottimi complici e amici. Per questo motivo, lungo tutto il percorso di addestramento, è indispensabile produrre sempre manifestazioni d’affetto chiare e calorose, in modo che il cane possa associare la contentezza del padrone a un gesto o a un’azione appena compiuta. Il segreto del loro apprendimento è proprio questo.
Quindi, prima di iniziare con i consigli, ricorda una regola fondamentale: sii paziente e non essere aggressivo. Al contrario, non risparmiare dimostrazioni di affetto quando il cane compie le azioni giuste e cerca di sviluppare empatia e una sorta di sesto senso che ti aiuti a capire gli stati emotivi del tuo cane. Non preoccuparti: non è una dote innata, ma una capacità che si apprende, e che sarai in grado di sviluppare anche tu.
Detto questo, vediamo come educare il cane a non fare la pipì dentro casa.
Perché il cane fa la pipì dentro casa?
Per correggere alcuni comportamenti del nostro animale è indispensabile scoprire le ragioni perché i mette in pratica. I cani, come moltissimi animali, marcano il territorio ovvero, attraverso la secrezione di piccole gocce di pipì delimitano la loro zona di “dominio”. Dopo qualche giorno, teoricamente, dovrebbe smettere di farlo. Questo comportamento è del tutto naturale e può risolversi molto facilmente con l’aiuto del padrone.
Se il cane continua comunque a fare pipì dentro casa e risulta difficile fargli apprendere il giusto comportamento, le ragioni potrebbero essere altre. Quest’azione potrebbe essere legata al fatto che il cane è stato privato della mamma troppo presto e non ha avuto tempo e modo di imparare e fare pipì in modo corretto.
Anche la vecchiaia può influire sulla capacità del cane di sentire gli stimoli e di trattenere la pipì: in questo caso, bisogna essere molto pazienti e cercare delle soluzioni con un professionista. Oltre alla vecchiaia, anche alcune malattie possono essere la causa di una ridotta sensibilità allo stimolo e, come prima, occorrerà affidarsi alle mani di un veterinario per diagnosticare il disturbo ed eventualmente curarlo.
Se invece gode di ottima salute, puoi procedere a educare il tuo cane a fare pipì fuori casa con i suggerimenti che ti diamo.
Capisci le sue preferenze e i suoi comportamenti
Il cane può aver sviluppato delle preferenze riguardo alle superfici in cui fare pipì. Potrebbe aver scelto il pavimento di casa, oppure un angolo, o ancora un tappeto. Ciò significa che dovrai cercare di trovare una superficie simile fuori: per esempio, se preferisce il tappeto, cerca un parco o un giardino pubblico in cui i cani possano fare i bisogni.
Se hai un giardino è ancora meglio: porta il tappeto nel giardino e ricoprilo gradualmente di erba, finché il cane non riuscirà più a distinguerlo. Allora lo potrai togliere. Fa’ la stessa operazione nei giardini e nei parchi pubblici.
Crea una routine quotidiana
Il cane apprenderà più facilmente il comportamento positivo se verrà eseguito a uno stesso orario ogni giorno.
La routine dovrebbe comunque essere rispettata in qualsisia fase della giornata e per qualsisia attività: dal momento del pasto, fino a quello dei giochi. Se uno di questi momenti non viene rispettato, il cane potrebbe confondersi e perdere il suo personale “orologio naturale”, che lo porta a trattenere la pipì fino all’ora giusta.
Il momento adatto per portare fuori il cane è dopo aver mangiato e dopo aver fatto attività fisica.
Oltre all’abitudinarietà dei tempi, cerca di individuare anche dei luoghi stabili deputati ai bisogni. Porta il tuo cane nel suddetto posto e incoraggialo dicendo “fai la pipì” oppure “fai i bisogni”. Ripeti questa azione sempre, finché non avrà appreso il comportamento.
Ricompensalo sempre
Ogni volta che fa la pipì in un luogo giusto, premialo con una ricompensa ed elogialo. Questo è importantissimo per aiutarlo ad acquisire fiducia in sé e sicurezza e a renderlo privo di qualsiasi incertezza e timore. Si chiama “rinforzo positivo” ed è il miglior metodo di addestramento possibile.
Viceversa, aggredire il cane, spaventarlo e fargli del male quando fa la pipì in casa può notevolmente minare alla vostra relazione, ma anche alla sua capacità di apprendere. Se associa la sua azione alla tua aggressività, tenderà a evitare del tutto di fare i bisogni in tua presenza, e a farli in tua assenza, o in posti nascosti. Potrebbe anche imparare a mangiare le proprie feci per non fartele scoprire, comportamento inutilmente deleterio e pericoloso.
Pulisci i luoghi marcati in casa
Anche pulire i luoghi in cui il cane ha fatto la pipì e la cacca è importante per scoraggiare questa abitudine. Puoi usare dei detergenti enzimatici, in modo che l’odore venga rimosso e il cane non riconoscerà più il posto come suo territorio.
Esistono in commercio dei disabituanti per cani e gatti, ovvero delle soluzioni sgradita ai cani e ai gatti. Puoi spruzzare questo prodotto sulle superfici che vuoi proteggere, in modo che il cane se ne tenga a distanza ed eviti di fare i bisogni lì.
Consulta un veterinario o un addestratore
Se non riesci a educare il cane a fare pipì fuori casa, non perdere le speranze. Il tuo cane potrebbe aver bisogno di un controllo più approfondito da parte del veterinario. Se cause patologiche sono scongiurate, prova a rivolgerti a un addestratore professionista: con le tecniche giuste, riuscirà a educare il tuo cane a non fare pipì in casa molto velocemente e in modo efficace.