Riconoscere e curare la spondiloartrite
La spondiloartrite è una malattia reumatologica progressiva di non facile individuazione. Vediamo allora come riconoscerla e come affrontarla con l’aiuto di questa guida.
Difficollà’: Normale
Come fare a riconoscere e curare la spondiloartrite
Le spondiloartriti (spondilite HLA-B27 positiva, spondiloartriti sieronegative, artriti reattive) sono delle malattie reumatologiche subdole e progressive le cui cause non sono ancora completamente note.
Queste patologie insorgono soprattutto nelle persone giovani (uomini e donne), dai 20 ai 35-40 anni.
La spondiloartrite è accomunata dalla improvvisa comparsa di un forte, continuo e persistente mal di schiena che, talvolta, si estende alle ginocchia o anche alle caviglie. Queste patologie interessano, infiammandole, soprattutto le inserzioni dei muscoli e dei tendini con le grandi articolazioni, come la colonna vertebrale e le anche.
Il dolore compare nella parte bassa della schiena, all’incirca nella zona dell’osso sacro e delle anche, e può arrivare ad impedire di camminare o, addirittura, di dormire la notte.
Per quanto riguarda le artriti reattive, queste sono preannunciate, circa 2-3 settimane prima, da un’infezione alle vie urinarie (come la cistite) oppure ginecologica (vaginite), dopodiché si manifesta un artrite molto dolorosa accompagnata da eventuale mal di schiena e, specialmente, dal coinvolgimento degli arti inferiori, in particolare delle ginocchia e delle caviglie.
Nelle varie spondiloartriti poi può manifestarsi anche l’infiammazione del tendine di Achille e, alcune volte, dell’infiammazione della fascia plantare, così da rendere doloroso e difficile il cammino.
Inoltre può comparire anche una immotivata stanchezza.
Un utile consiglio:
Diagnosi iniziale della spondiloartrite
La diagnosi iniziale della spondiloartrite non è facile ed il problema può essere individuato dal reumatologo solo attraverso la risonanza magnetica, la scintigrafia ossea e specifici esami del sangue. In ogni caso è molto importante individuare subito il disturbo ed iniziare la cura, in modo da evitare rapidi peggioramenti visto che le articolazioni possono ossificarsi ed impedire, quindi, alcuni movimenti.
La terapia consiste nell’utilizzo di farmaci immunosoppressori; le artriti reattive causate, invece, da infezioni devono essere curate con antibiotici e la loro guarigione è abbastanza rapida.
È bene sapere che la risposta alla terapia è molto soggettiva dato che il disturbo può scomparire in breve tempo oppure durare per diversi anni; inoltre, nel caso in cui il disturbo sia individuato tempestivamente e curato in modo adeguato, la malattia può assumere una forma cronica con sintomi minimi.